Gli impegni di Google e Facebook per la gestione delle informazioni relative al COVID-19

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Uno dei principali effetti della pandemia ai tempi di internet, è l’infodemia. Si tratta di un neologismo coniato recentemente per identificare un’eccessiva circolazione di informazioni. Spesso le stesse non possono essere vagliate con accuratezza. Rendendo difficile l’orientamento su argomenti specifici.

Social network, motori di ricerca e portali di condivisione, a tal  proposito, stanno giocando un ruolo fondamentale. Facebook, ad esempio, sta investendo cento milioni di dollari per supportare il settore news e media. Venticinque di questi andranno direttamente a finanziare realtà locali tramite il progetto Facebook Journalism Project. I restanti settantacinque, invece, saranno investiti tramite interventi marketing per trasferire denaro alle organizzazioni giornalistiche di tutto il mondo. Attraverso questo programma, il social network più utilizzato al mondo, che possiede anche Instagram e WhatsApp, sta provando a creare una community di fonti verificate per veicolare informazioni corrette relative al Covid.

Approccio diverso, ma con finalità simili, anche per il motore più utilizzato al mondo. Google. Il motore, infatti, attraverso un documento tecnico detta le linee guida per gestire e veicolare qualunque annuncio o informazione relativa al Covid.

Il documento è principalmente rivolto ai gestori dei siti internet che tramite l’utilizzo dei dati strutturati come SpecialAnnouncement, potranno classificare informazioni relative al relative al COVID-19. Ovvero, comunicazioni urgenti che incidono sui programmi e su altri aspetti della vita quotidiana.

Diversamente, per chi non fosse in grado di intervenire tecnicamente sul codice del sito o per qualunque altra ragione, il motore sta sperimentando una funzione beta disponibile tramite Search Console. Si tratta di un form che offre la stessa possibilità a organizzazioni governative, sanitarie, scolastiche di pubblicare le medesime informazioni.

Ricordiamo ai nostri lettori che Google, diversamente da Facebook, sin dal 2001 gestisce un aggregatore di notizie, Google News.

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