Come monitorare i dati strutturati tramite la Search Console

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Negli ultimi mesi abbiamo parlato spesso di dati strutturati e di come potrebbero impattare positivamente nell’ottica della conversione delle visite degli utenti dai motori di ricerca come Google verso i nostri siti internet.

Come abbiamo visto, si tratta di frammenti di codice inserito all’interno delle pagine web che aiutano a comprendere maggiormente il tipo di contenuto. Grazie a queste implementazioni, servizi internet terzi come Google, potrebbero mostrare informazioni arricchite all’interno dei loro prodotti.

Diventa quindi di fondamentale importanza riuscire a monitorare non solo le prestazioni dei dati strutturati all’interno di servizi terzi, ma soprattutto venire a conoscenza di eventuali errori per poter intervenire appena possibile.

Come spesso accade, Google anche in questo caso risulta essere un passo avanti rispetto ai propri concorrenti nell’offrire strumenti rivolti ai gestori di siti internet per implementare e diagnosticare le prestazioni del sito all’interno dell’indice Google. In questo caso, parliamo di una nuova implementazione riguardante i dati strutturati. 

Da poche ore, infatti, Daniel Waisberg del Search Console team ha pubblicato un post comunicando nuovi rapporti disponibili all’interno degli ex strumenti per webmaster per quanto riguarda l’uso della Casella di ricerca all’interno dei Sitelink (nota come Sitelinks Searchbox) e l’uso del Logo all’interno dei risultati di ricerca.

Inoltre, ogni qual volta Search Console rileverà un nuovo problema relativo ai dati strutturati su un sito web, Google invierà una mail al proprietario dell’account.

Tuttavia se un problema esistente precedentemente comunicato dovesse peggiorare, la Search Console non invierà ulteriori messaggi di posta elettronica. Rimangono quindi necessarie le attività di routine giornaliere per il controllo del proprio sito internet in rete evitando di affidarsi a notifiche o messaggi di posta elettronica.

Per approfondimenti.

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